Ciao, Valeria
Voglio darti una prospettiva diversa di roma
raccontando di luoghi ai più sconosciuti.
Dicembre 2012, domenica mattina, Parco del Monte
Oppio, all'ombra del Colosseo, in pieno centro di Roma,
in un campo di calcio di prima generazione (terra
battuta) si svolgono delle partite straordinarie, persone provenienti da tutte
le parti del mondo si riuniscono con una unica passione il pallone, in
tutto questo bailamme assorda il silenzio che evoca la visione di Lui,
il Portiere, l'ultimo baluardo della difesa, come si usa dire,
la sequenza fotografica potremmo chiamarla "La solitudine dei
numeri Primi " e un poesia scritta da Stefano Benni potrebbe fare da
sottofondo.
Ivan
LA SOLITUDINE
DEL PORTIERE DI CALCIO
Era mia, mia, mia
l'ho gridato e non hai sentito
su di lui ti sei precipitato
'hai atterrato.
Solo davanti
a questa porta spalancata
mentre il centravanti mi guarda.
Solo quando c'è il rigore
vi ricordate di me,
del vostro portiere
ditemi perché.
Era fuori, fuori, fuori
il fallo era fuori dall'area
quel ******* d'arbitro è arrivato
ha fischiato.
Solo davanti a voi centomila
che ansiosi mi spiate.
Solo quando c'è il rigore
vi ricordate di me,
del vostro portiere
ditemi perché.
E dai tira, tira, tira
cosa aspetti a finirmi?
vedo il pallone calciato che arriva
come una locomotiva
e sono solo nel cielo
mentre volo incontro al tiro
e voi trattenere il respiro.
Solo quando c'è il rigore
vi ricordate di me, lo so
del vostro portiere
chissà se parerò.
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