Marcello
Buffa (Palermo 1969)
Buffa
cristallizzando in un unico volto, ci svela le molteplici trame di
differenti identità che ha incontrato realmente o solo nelle sua
immaginazione.
Procedendo
con un meccanismo psicologico simile a quello dei sogni o dei ricordi
infantili, dove realtà e immaginazione si fondono, Marcello Buffa
sovrappone figure di amici e conoscenti ad immagini tratte dalle
riviste o da internet, mescolandone i lineamenti, stravolgendone i
tratti somatici, le loro storie si fondono in un unico racconto
visivo, dando vita ad un'altra identità pittorica. Ibrida, aliena,
primigenia.
In
un' atmosfera sospesa gli ambigui volti di Marcello Buffa ci scrutano
con i loro sguardi profondi e sembrano interrogarci, come desiderosi
di sapere la loro genesi, il loro passato, la loro nuova realtà, ma
ci insidiano anche un dubbio e ci fanno fermare a riflettere sui
nostri destini.
Marcello
vive e lavora a Pietrasanta.
Cesare
Inzerillo (Palermo 1971)
Un'inconfondibile
ironia sarcastica e un po'sadica, è senza dubbio la caratteristica
del lavoro di Cesare.
I
suoi personaggi, sono fissati nell'immobilità della morte che,
sopraggiunta all'improvviso gli ha strappati alla vita. I suoi
scheletri e mummie, realizzati con una tecnica minuziosa in cui
niente è lasciato al caso ed incompiuto, sono vestiti ed atteggiati
come quando erano in vita.
Il
classico della storia dell'arte “ il memento mori” con Inzerillo
subisce un ribaltamento semantico, le sue figure, corrose e deturpate
invece che farci soffermare sulla caducità della vita ci strappano
un sorriso, ironizzano e esorcizzano la paura ancestrale per
antonomasia.
Le
creature di Cesare Inzerillo sono una sorta di combinazione fra le
mummie esposte nelle catacomba del convento dei Cappuccini di Palermo
e l'eredità del teatro popolare dell'opera dei Pupi, e se
quest'ultimi narravano al popolo le gesta eroiche dei paladini di
Carlo Magno in guerra contro i Saraceni, le sculture di Inzerillo si
prendono gioco delle dissolutezze e dei visi di alcuni personaggi
troppo ambiziosi.
Cesare
vive e lavora a Cinisi (PA)
Claudia
Leporatti (Firenze 1973)
Le
sculture di Claudia Leporatti sono inscindibili dal materiale stesso
di cui sono costituite, l'argilla ed il colore. Il colore diventa la
principale ricerca per le sue opere in terracotta; attraverso l'uso
di svariate tecniche quali engobbi, smalti, applicazioni a freddo
Claudia da vita ad un linguaggio in cui tradizione e novità possano
convivere e generare nuove icone contemporanee.
A
interessare particolarmente l'artista è la figura umana, più volte
riproposta nei suoi lavori, ma il soggetto proposto è solo un
pretesto, un' occasione, un punto di partenza per iniziare ad
indagare nella profondità dell'animo umano e di tutte le sue
infinite sfaccettature.
In
ogni scultura di Claudia vive la profonda ricerca stilistica delle
forme e l'armonia con cui la materia viene modellata, svelandone ogni
volta un unico ed irripetibile momento.
Claudia
vive e lavora a Firenze.
Sofia
Rondelli (Pietrasanta 1991)
Una
giovanissima artista che ha già maturato un sofisticato e
personalissimo linguaggio pittorico.
Leggerezza,
materie sottili e delicate, un supporto ricercato sono le
caratteristiche del suo lavoro.
Le
forme e le figure che popolano le sue tele si vestono di colori
ovattati e soffici che ci trasportano in mondi lontani, quasi
fiabeschi. Il supporto pittorico su cui nascono ed agiscono i
personaggi di Sofia, nasce da una lunga ed elaborata opera di ricerca
e meditazione.
Fogli
antichi, pagine di quaderni o libri del passato, vecchi quotidiani,
la superficie pittorica su cui l'artista agisce ha già in se una
storia, una propria autonomia, un passato lontano a noi non ancora
appartenuto; dietro un macchia di caffè, una piccola muffa causata
dal tempo od un'impercettibile sbavatura d'inchiostro si celano
racconti infiniti. Sofia interviene sfruttando tutte le
caratteristiche della tecnica dell'acquerello e ci restituisce
un'opera attuale, donando nuova vita a storie passate.
Sofia
Rondelli, vive e lavora a Massa.
Presso:
Il Posto, Piazza G. Carducci Pietrasanta.
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