Ho visto le opere di Leonardo in mostra per la prima volta
quest'estate, mi hanno colpito subito e sono andata prima a curiosare su
internet, fino a quando non ci siamo incontrati un giorno per conoscerci e
scambiarci opinioni ed idee. Spero di riuscire a combinare qualcosa molto
presto con questo talentuoso e coraggioso artista. Fra le molte cose di
cui abbiamo parlato è nata questa piccola intervista:
Leonardo al lavoro notturno |
Valeria: Ciao Leonardo, mi racconti
brevemente il tuo percorso?
Leonardo: Non esiste un percorso specifico
per descrivere ciò che sono, ciò che sono oggi è la conseguenza diretta di
quello che sono stato ieri, e ieri non sono stato esclusivamente un artista (o
presunto tale).
V.: L'arte è?
L.: Arte è il bagliore che nel buio
guida il filosofo alla ricerca dell’assioma;
Arte fa il matematico quando, nella ricerca del vero, dimostra per assurdo;
Arte è il momento in cui il primate vede nel bastone uno strumento;
Bastone sarebbe il bastone per il primate se non ci fosse l’Arte.
Arte fa il matematico quando, nella ricerca del vero, dimostra per assurdo;
Arte è il momento in cui il primate vede nel bastone uno strumento;
Bastone sarebbe il bastone per il primate se non ci fosse l’Arte.
V.: Le tue opere hanno una forte base
filosofica, che importanza ha per te la filosofia?
L.: Senza filosofia si finisce per
vivere esclusivamente nel passato.
V.: Piccole provocazioni... secondo te
oggi la bravura degli artisti si misura in base alle quotazioni oggi?
L.: La
bravura dell'artista si misura nell'emozione che provoca nell'osservatore, se
lo fa piangere - per gioia o dolore che sia - siamo davanti ad un grande
artista.
V.: Adesso si dice che Artisti si
diventa, secondo te si può imparare ad essere artisti?
L.: Si può diventare bravissimi
artigiani, per essere Artisti bisogna imparare ad essere grandi artigiani e poi
dimenticarsi di esserlo.
V.: Chi è il critico d'arte?
L.: Non so chi è, ma so cosa dovrebbe
essere, ovvero una persona che padroneggia la filosofia.
V.: Dove sta andando la cultura
artistica nel nostro paese?
L.: La cultura nel nostro paese è ferma
alla frontiera che cerca di espatriare.
Ma avrei anche potuto rispondere "a puttane".
Ma avrei anche potuto rispondere "a puttane".
V.: Adesso un po' di leggerezza,
giochiamo un po'. Quale opera del passato avresti voluto fosse una tua
creazione?
L.: Guernica di Picasso.
V.: Alcuni artisti che ami?
L.: Amo particolarmente le avanguardie
artistiche del novecento.
V.: La mostra impossibile, se tu
potessi scegliere dove vorresti esporre?
L.: Direi che il Guggenheim di NYC
potrebbe essere un buon traguardo.
V.: L'ultima domanda d'obbligo progetti
per il futuro?
L.: Il mio futuro è produrre opere
degne di essere chiamate tali.
L.:
Che voto ho preso?
V.:
Beh un bell'otto pieno non te lo toglie nessuno.
Leonardo Massi è nato a Montevarchi (AR) nel 1980 dove vive e lavora.
Delle sue opere dice: " Le mie opere sono il risultato rigoroso, quasi maniacal, di un processo compositivo volto a stimolare la razionalità intellettuale dell'osservatore.
La coesistenza tra scrittura e pittura, dove soltanto il nero censura il testo che soggiace, si prefigge di incoraggiare contemporaneamente
pensiero critico e razione emozionale.
I soggetti dipinti, ed i testi utilizzati cono fondi/sfondi, trattano dell'essere umano, delle paure, dei suoin falsi moralismi, della ricerca della verità e di turre quelle componenti che ne hanno determinato e ne determinano il processo evolutivo.
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