giovedì 7 febbraio 2013

In Vinile, di Sergio Pardini

Con immenso piacere, inauguro la nuova rubrica IN VINILE ideata, creata e scritta da Sergio Pardini. Un viaggio nel fantastico mondo degli LP.
Gli Area e Demetrio Stratos


Gli Area e Demetrio Stratos (geniale band un po’ dimenticata)
Mentre la maggior parte delle band italiane di progressive rock impersonavano la figura del raffinato intellettuale, frutto degli scontri studenteschi del ’68, gli Area rappresentavano i sovversivi che erigevano barricate nelle strade. Guidati dal vocalist Demetrio Stratos - nato in Egitto da genitori greci e uno dei cantanti più originali della sua epoca - dal chitarrista Paolo Tofani e dal tastierista Patrizio Fariselli, gli Area seguirono la strada dei musicisti di Canterbury i quali unirono agit-prop e jazz-rock. Non è una coincidenza che il loro sound evochi spesso i Soft Machine, sebbene le strutture musicali degli Area appaiono più sciolte e caotiche. Arbeit Macht Frei (Cramps, 1973) presentò la loro nevrotica fusione di grezza elettronica, ritmi primitivi, allusioni mediorientali, melodie contorte e acrobazie vocali di Stratos. L’album include l’inno Luglio Agosto Settembre.
In seguito gli Area si spostarono verso il free-jazz con l’album Caution Radiation Area (Cramps, 1974) - che tra l’altro comprende il poema elettronico Lobotomia – seguito dall’album Crac (Cramps, 1974) più tranquillo e relativamente lineare, contenente la novità dance L’Elefante Bianco. Nel frattempo, Stratos iniziò la carriera solista con album più sperimentali e interamente dedicati alla voce umana, come Metrodora (Cramps, 1976) e soprattutto Cantare la Voce (Cramps, 1978) che lambisce la musica aleatoria di John Cage e l’esibizionismo vocale di Meredith Monk.
Il free-jazz, comunque, ispirò gli ultimi anni della band e in modo particolare i due "canti del cigno": la title-track dal live Are(a)zione (Cramps, 1975), e Caos da Maledetti (Cramps, 1976) dove partecipano il sassofonista jazz Steve Lacy e il percussionista Paul Lytton. Gli Dei Se Ne Vanno (Ascolto, 1978) fu l’ultimo album con Stratos che morì nel 1979. Il box-set Stratosfera (Akarma) comprende tutti gli album solisti di Stratos (enormemente inferiori agli album della band) mentre Revolution (Akarma) raccoglie i primi cinque album degli Area
Stratos nacque ad Alessandria d'Egitto da genitori greci. Il 22 aprile 1945. Nel 1962, diciassettenne si trasferì a Milano dove si iscrisse alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. In Italia assunse definitivamente il nome di Demetrio Stratos. Nel 1963 formò a Milano un gruppo musicale studentesco di soul, blues e rhythm and blues e fece esperienza in diversi studi di registrazione. Nel 1966 Demetrio Stratos si unì come pianista e voce solista al gruppo beat de I Ribelli, con i quali rimase fino al 1970 e con cui registrerà svariati 45 giri di successo (come Pugni chiusi, Chi mi aiuterà e Oh Darling!) e un album.
Nel 1972 fonda il gruppo degli Area, che si affermerà in Italia e all'estero sulla scia della fusion e del progressive rock . Nel 1978 lasciò gli Area per dedicarsi esclusivamente alla ricerca vocale. In quest'anno accrebbe la sua fama internazionale. Fu invitato da John Cage a tenere una serie di concerti al Roundabout Theatre di New York; è proprio di questo periodo "Event" con Merce Cunningham e la Dance Company, eseguito con la direzione artistica di Jasper Johns, quella musicale di Cage e la collaborazione di Andy Warhol per i costumi
All'età di 34 anni (nel 1979) Stratos fu colpito da una gravissima forma di anemia aplastica. Il cantante andò a curarsi al Memorial Hospital di New York. La notizia si diffuse in breve tempo in tutti gli ambienti musicali italiani. Fu organizzato a Milano un concerto per raccogliere fondi che sarebbero serviti per garantirgli la costosa degenza, in attesa di un trapianto di midollo osseo. A questo concerto accettarono di suonare alcuni suoi amici, ma le condizioni di Stratos si aggravarono improvvisamente e il cantante morì il 13 giugno 1979 per collasso cardiocircolatorio
Il concerto è in un album doppio dal titolo proprio IL CONCERTO omaggio a Demetrio Stratos.

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