mercoledì 13 febbraio 2013

Post Flash Art Event


 
Si è chiusa domenica sera ieri la prima edizione di Flash Art Event che, dall'8 al 10 febbraio, ha animato gli spazi del Palazzo del Ghiaccio (via Piranesi 14, Milano).
All’inizio mi sono detta, un’altra fiera perché? Non ce ne sono anche troppe? Poi però, mi sono dovuta ricredere.

 
 
Organizzata dalla rivista Flash Art, e fortemente voluta al suo direttore giancarlo politi, che ha deciso di debuttare proprio in quest'anno, diciamolo pure, non facilissimo per il mondo dell'arte. Come ho detto mi sono dovuta ricredere, poichè la qualità era molto elevata, artisti giovani, stand ben allestiti e tantissimi visitatori, aiutati anche dalla scelta dell'entrata gratuita. Altra particolarità i prezzi più o meno modici, sia per i collezionisti (prezzi che partivano da un minimo di 1000 euro) sia per i galleristi, poichè gli stand costavano anche un decimo della tariffa ordinaria delle grandi fiere.
 
 
 A questa prima edizione hanno aderito 54 gallerie tra cui Christian Stein, Gian Enzo Sperone, Pio Monti, Contini, Santo Ficara, Lia Rumma, Massimo De Carlo, Galleria Pack, Invernizzi, Primo Marella, Bonelli, Claudio Poleschi. Ogni stand presentava una mostra personale o specifici progetti curatoriali.
 
 
Massimo Minini, ha invece presentato un percorso per celebrare i 40 anni della galleria, mentre Cà di Fra ha proposto una selezione di opere di Hugo Pratt, Milo Manara e Fabio Civitelli. Fra le gallerie che hanno proposto monografie: Artra con Blue And Joy con le loro opere fatte di pillole, Workshop che presenta la giovane ed affermata, oltre che criticatissima artista Polly Morgan, (opere con animali impagliati); Otto Zero con una personale dell’artista indiana Mithu Sen.
 
 
 
 
Inoltre è stata allestita la mostra degli studenti di NABA - Nuova Accademia di Belle Arti ideata e curata da Marcello Maloberti, Igor Muroni e Arianna Rosica. Con una scelta di studenti selezionati dai corsi di Pittura, Arti Visive e Sound Design, coinvolti nel progetto Amore mio, che prende le mosse dalla collettiva omonima organizzata nel 1970 a Montepulciano, in Toscana, e curata da Achille Bonito Oliva. L’intenzione è quella di creare una mappatura sulle  ultime esperienze artistiche senza alcun intervento da parte della critica, ma semplicemente lasciando gli artisti liberi di esprimersi e presentarsi al pubblico. 


 
 

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